A quanto sembra, con la legge di Bilancio del 2022, l’agevolazione comunemente nota come Bonus Facciate non sarà più prorogata. Eppure per i cantieri in corso o in partenza c’è ancora qualche possibilità di ottenere il 90% su tutti i lavori in programma.
Le ultime indicazioni che provengono dal Governo fanno pensare che il bonus facciate in scadenza a fine anno non avrà una proroga al 2022. Il discorso non stato ancora sancito, perché bisogna attendere l’ufficialità con la legge di Bilancio 2022, ma alcune indicazioni sembrano orientate al mancato rinnovo del bonus. Però in questo momento molti cantieri per rimodernare l’aspetto esterno degli edifici (condominiali e no) sono già partiti e non ancora conclusi, e altri sono in fase di apertura in questi giorni, ma cosa succederà adesso?
Come comportarsi per sfruttare al massimo la maxi-agevolazione bonus facciate del 90%?
Le spese pagate entro il 31 dicembre
É chiaro che le spese già sostenute nel 2021 la detrazione del 90% è sicura:
- Per le persone fisiche, i professionisti e gli enti non commerciali vale il principio di cassa: quindi conta la data in cui si esegue il bonifico (non quella di addebito).
- Per le imprese, invece, vale il criterio di competenza: quindi la data di «ultimazione della prestazione» per i servizi, cioè i lavori eseguiti e accettati dal committente, a prescindere dal flusso dei pagamenti.
Per ritoccare le facciate dell’immobile e ottenere l’agevolazione fiscale, non è quindi necessario che i cantieri siano chiusi entro quest’anno. Eventuali spese pagate nel 2022 beneficeranno del bonus che sarà in vigore al momento della chiusura: perciò, secondo le intenzioni del Governo contenute nel Documento programmatico di bilancio e da confermare in legge di Bilancio 2022, dovrebbe esserci la detrazione del 50% sulle ristrutturazioni edilizie.
Oppure, se le opere di rifacimento della facciata prevedono anche il intervento di coibentazione (il cosiddetto cappotto termico), si potrebbe ancora beneficiare dell’ecobonus del 65% (detrazione sia Irpef che Ires).
Naturalmente, se dovesse invece arrivare la proroga del bonus facciate, ci sarebbe il 90% anche nel prossimo anno 2022. Ma sempre sulle facciate esterne dell’edificio visibili dalla strada: perché quelle interne anche oggi possono avere solo le agevolazioni del 50 o 65 per cento, come ormai noto.
La cessione del bonus facciate 90%
Lo stesso tipo di approccio vale per chi vuole utilizzare la possibilità di cedere il credito di imposta, ad esempio a una banca, o direttamente a NUOVA ROTABINARI, perché il bonus del 90% matura – e può essere ceduto – in relazione agli importi pagati entro il 31 dicembre.
ESEMPIO: Ad esempio, se su una spesa a preventivo di 1.000 viene versato 500 entro fine 2021, si potrà cedere il bonus per un valore nominale di 450 (il 90% di 500, per l’appunto). Mentre per i 500 versati nel 2022 resta valido quanto detto sopra: saranno agevolati e cedibili secondo le detrazioni in vigore l’anno prossimo, ovvero nel 2022. Ricordiamo anche che – diversamente dal superbonus 110 – la possibilità di cedere il bonus facciate non è condizionata al raggiungimento di uno stato avanzamento lavori (Sal) di almeno il 30 per cento.
Un aspetto da non sottovalutare riguarda però l’eventuale finanziamento “ponte”. Chi anticipa di tasca propria il costo dei lavori può limitarsi a cercare un acquirente del credito che sarà maturato al 31 dicembre. Chi invece si fa finanziare, e vuole rimborsare il prestito cedendo il credito d’imposta alla banca, deve sapere con ragionevole precisione ciò che pagherà quest’anno.
Lo sconto in fattura
La possibilità più interessante riguarda lo sconto in fattura. In questo caso, chi paga alla NUOVA ROTABINARI solo il 10% nel 2021 ottiene il bonus del 90% indipendentemente dallo stato avanzamento lavori raggiunto quest’anno e anche se i lavori saranno completati in seguito. Tutto questo è stato chiarito dall’agenzia delle Entrate, Direzione regionale della Liguria n. 903 -521/2021, e ribadito anche nel corso del question time in Parlamento del 20 ottobre.
Per i lavori in condominio, il pagamento che determina l’accesso all’agevolazione è sempre quello effettuato dall’amministratore di condominio all’impresa, non il versamento delle singole quote da parte dei condòmini.
In teoria, c’è sempre la possibilità di pagare l’impresa in anticipo, così da aumentare la parte di costo pagata nel 2021 e agevolata con il 90 per cento. Ma ovviamente questa scelta va ben ponderata, in base agli importi e al rapporto con l’azienda: di fatto, il committente che ha già pagato perde molto del proprio potere contrattuale in caso di ritardi o lavori eseguiti in modo imperfetto. Un rimedio parziale – in tal caso – può essere quello di inserire nel contratto, o in una scrittura a latere, clausole penali o obblighi di restituzione di quanto versato.
Ecco un audio riepilogativo che spiega esattamente tutte le dinamiche ed i vantaggi che si possono ottenere usufruendo del bonus facciate 90% netro il 31 Dicembre 2021.
Fonte dati e media da Il Sole 24 ore